con PAOLO DIARA
SABATO 10 NOVEMBRE 2012 ore 17.30
Un inedito e variegato percorso nella pittura italiana e nella cultura del Novecento per riscoprire un artista singolare all’interno del panorama livornese.
Un pittore e uomo di cultura, Paolo Diara, che racconta Guidi, l’artista conosciuto e amato per la sua libertà espressiva e per il suo modo di porsi al di fuori del mondo strutturato e chiuso dell’arte labronica del dopoguerra.
“Proverò a spiegare perché quella che ad alcuni sembra una pittura sciatta è al contrario, un linguaggio, un’espressione formale molto liberi e originali e anche per questo, di alta qualità. Guido Guidi nasce probabilmente da famiglia contadina o di origini contadine e viene avviato al mestiere di ciabattino. Persona molto semplice e schiva ma di grandissima sensibilità, nella atmosfera del fervore artistico che caratterizza la nostra città nel periodo nel quale lui è ancora abbastanza giovane, è attratto dalla pittura e si improvvisa in qualche modo pittore. Questa mia esposizione sulle origini di Guidi è sfumata e succinta, perché al momento su di lui esistono pochissimi studi o sistemazioni critiche documentate e biografie ragionate. Per la verità su di lui si è scritto e recentemente anche abbastanza, ma di appassionato, dichiarazioni d’amore e a mio parere, nemmeno sempre opportune. E queste mie note rientrano nel medesimo novero. D’altra parte il mio è un ruolo da militante, di chi usa l’arte, la poesia come uno strumento per capire e per vivere. Spetta ad altri il ruolo scientifico.”
(Paolo Diara)